GAVIA, MORTIROLO, PASSO TONALE IN BICI: SCOPRI LE GRANDI CLASSICHE

Cosa significa scalare il Passo del Mortirolo in bici? O il Gavia, il Tonale? Significa conquistare le grandi salite che hanno reso leggendario il Giro d’Italia. La bike area Pontedilegno-Tonale è da sempre teatro delle imprese indimenticabili dei più grandi campioni del ciclismo internazionale, da Fausto Coppi e Gino Bartali a Marco Pantani e Miguel Indurain, da Ivan Basso e Gilberto Simoni fino ad arrivare agli odierni nomi d’oro.

Percorsi sfidanti tra paesaggi mozzafiato in grado di mettere a dura prova le capacità anche dei più esperti: queste salite sono un must per tutti gli stradisti!

 

Le strade delle emozioni
  • Le salite più famose d’Italia
  • Itinerari per tutti i livelli: dai principianti ai professionisti
  • Panorami mozzafiato
  • Possibilità di noleggio, acquisto e manutenzione

La leggenda del road bike tra Ponte di Legno e Passo Tonale

Strade leggendarie

Discese ardite e risalite: le strade della bike area Pontedilegno-Tonale sembrano fatte apposta per gli amanti della bici da corsa. Percorsi per tutti i gusti e tutti i livelli, immersi in panorami mozzafiato con vista sulle montagne più belle d’Europa. Ecco i più famosi.

 

Passo Gavia in bici da Ponte di Legno: la storica

La storica salita del Giro d’Italia che, fin dal 1960, ha visto sfidarsi i migliori ciclisti del mondo. La faticosa scalata parte da Ponte di Legno fino a giungere agli oltre 2600 metri del Passo, dove si viene premiati da uno spettacolare panorama a 360° che abbraccia le cime del gruppo Ortles e dell’Adamello.

Tappa nata quasi per caso nel 1960 grazie al Patron del Giro Vincenzo Torriani che, dopo aver avvistato la salita durante una ricognizione aerea, decise di aggiungerla alla Corsa Rosa. La vicenda più famosa, dai contorni mitici, è del 5 giugno 1988: fin dalla partenza i corridori dovettero fare i conti con neve e ghiaccio, alcuni furono soccorsi per principi di assideramento e molti arrivarono al traguardo fuori tempo massimo.

 

Mortirolo: la regina delle grandi classiche

12,5 chilometri di lunghezza per 1300 metri di dislivello, pendenza media del 10,45% e punte fino al 18%: affrontare il Mortirolo in bici dal versante Nord significa confrontarsi con la salita più dura d’Europa. Un percorso infernale che si snoda interamente tra ombrosi boschi di conifere, attraversando piccoli borghi montani, ognuno dei quali ha un cartello con l’indicazione della quota.

Asfaltato solo negli anni ’70 e inserito nel Giro d’Italia solo a partire dal 1990, questa vera e propria meta di pellegrinaggio per appassionati delle due ruote è entrata nel cuore di tutti gli italiani nel 1994. Nella durissima tappa di quell’anno, infatti, un giovane ventiquattrenne cominciò, tornante dopo tornante, a fare il vuoto dietro di sé, fino a giungere al traguardo di tappa con 2,52 minuti di vantaggio sul secondo. L'autore di questa impresa era un ragazzo allora quasi sconosciuto di nome Marco Pantani. Nel 2006 lungo il tratto più impegnativo della salita è stato inaugurato un monumento in onore del leggendario “Pirata” deceduto solo due anni prima.

 

Passo Tonale in bici dalla Val di Sole

Si sale da Fucine di Ossana lungo una strada dalla pendenza costante. Pedalando si può scorgere il forte austroungarico di Strino e altre testimonianze della Grande Guerra. Viene valicato dalla Corsa Rosa per la prima volta nel 1933 nella tappa Bolzano - Milano ed è inserito tra le “Grandi Salite del Trentino”.

Nel 1939 questo itinerario divenne cruciale per la Corsa Rosa: Gino Bartali, ormai dato per favorito, a causa di neve e nebbia perse la tappa e quindi il Giro prima forando e poi cadendo, per consegnare la vittoria a Valetti. Bartali, come sempre, aveva telefonato per assicurarsi delle condizioni meteo al Passo, ma questo non gli evitò l'incidente e la sconfitta.

 

Passo Tonale da Ponte di Legno

La salita al Passo Tonale in bici da Ponte di Legno è molto suggestiva. Lungo il percorso i boschi del fondovalle si diradano in prossimità del valico, lasciando spazio agli spettacolari panorami del gruppo dell’Adamello.

Nel 1984, alla 63° edizione del Giro d'Italia, si valicò questo Passo dalla Valle Camonica. In primo luogo si era predisposto che la corsa passasse per lo Stelvio, ma a causa delle abbondanti nevicate si dovette deviare il percorso per i passi del Tonale e delle Palade, per poi scendere fino a Merano. Alcuni aprirono una polemica, sostenendo che il tutto fosse stato fatto a vantaggio di Moser.

 

Mortirolo in bici: sfida i campioni!

Il Mortirolo è una delle salite più dure del Giro d'Italia, ed è infatti una delle poche scalate cronometrate della corsa. Nelle varie edizioni i campioni hanno stabilito dei tempi record sempre più bassi: ora anche tu puoi confrontarti con i top rider e perché no... provare a batterli!

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